In questo articolo parliamo di recupero post-gara a 360^ dal punto di vista fisioterapico. Recupero innanzitutto vuol dire riportare un sistema complesso come l’organismo in una condizione di equilibrio. L’equilibrio raggiunto non sarà solo necessario per ripristinare i “danni” da sforzo fisico, ma predisporranno in maniera ottimale il corpo ad una nuova e più efficiente performance. Sono convinto che il concetto “faccio fisioterapia quando non sto bene” vada superato. Il ruolo della fisioterapia moderna è più ampio.

Al giorno d’oggi siamo in grado di offrire all’atleta tutto il supporto possibile alla sua performance. Quindi la fisioterapia ha un ruolo importante per aiutare l’atleta ad essere sempre più “protagonista” nei suoi risultati. Ma c’è un altro concetto fondamentale: la velocità. Sempre più spesso confrontandomi con lo sport di alto livello mi viene chiesto di essere efficace e di essere veloce. In soli 20 minuti è possibile creare i presupposti fisiologici per un recupero completo, vi spiego come:

L’ORGANISMO È UN SISTEMA COMPLESSO E NON LINEARE. Per questo, il recupero deve stimolare contemporaneamente vari meccanismi fisiologici e prevede 3 step principali:

1 STEP. RIATTIVARE LA CIRCOLAZIONE PERIFERICA E IL MICROCIRCOLO
Questa fase del trattamento del processo di recupero e di riequilibrio dell’organismo è fondamentale per la rimozione dei cataboliti infiammatori presenti dopo l’esercizio atletico. Per questo stimolare in profondità la circolazione periferica in maniera controllata partendo dalle estremità corporee favorisce un più rapido drenaggio e consente di ri-ossigenare velocemente i tessuti.

2 STEP. TRATTARE IL DOLORE MUSCOLARE
In molti attribuiscono al lattato prodotto durante lo sforzo atletico di una gara di triathlon, il dolore alle gambe dei giorni successivi. In realtà quello che accade è molto diverso. Il lattato viene smaltito nel giro di pochi minuti al termine della gara stessa. Il dolore che viene percepito non è dovuto alla permanenza di acido lattico ma bensì a dolori muscolari che insorgono dopo attività fisica intensa: i DOMS (Delayed Onset Muscle Soreness).

COSA SONO I DOMS COME SI RECUPERA
Parliamo di microlesioni del tessuto muscolare che si manifestano dalle 24 sino alle 72h dopo. Il picco solitamente si ha dopo 48h.
IL RECUPERO inizia a poche ore dalla fine della prestazione atletica. Vengono utilizzate tecniche manuali e apparecchiature specifiche per accelerare il la risoluzione della risposta infiammatoria di supercompensazione.

3 STEP. RECUPERO DALLO STRESS OSTEOARTICOLARE E TENDINEO

L’impatto sulle articolazioni e tendini nello gesto atletico ripetuto produce le medesime microlesioni dei tessuti muscolari. La plasticità di questi ultimi però rende il loro recupero fisiologicamente più veloce. Per i tessuti tendinei e articolari il recupero naturale è più lento. Circa 20/30 giorni per un IRONMAN.
Il recupero completo per la componente tendinea e articolare pertanto non prevede esercitazioni atletiche come la corsa. Nel periodo post gara va mantenuto un adeguato livello di “fitness”, inteso come efficienza del sistema cardiovascolare e respiratorio, praticando nuoto o bici preferibilmente o corsa breve su terreni ammortizzati o con attrezzature specifiche che consentono scarico almeno parziale del peso corporeo. Una delle azioni mirate che considero più valide sul sistema OSTEOARTICOLARE e tendineo è il riequilibrio del sistema propriocettivo e del sistema tonico posturale. Riequilibrare le azioni delle catene muscolari del corpo è fondamentale per agire in maniera più omogenea sulle articolazioni e sui tendini. L’analisi biomeccanica di eventuali compensi nel movimento deve essere la base su cui impostare esercitazioni di almeno 6 settimane che consentano di stimolare il sistema nervoso deputato al mantenimento della stabilità e della coordinazione in riferimento al gesto atletico specifico.

Riassumendo gli obiettivi della fisioterapia

  • STIMOLARE IL CORPO DELL’ATLETA IN PROFONDITÀ
  • ACCELERARE I NATURALI PROCESSI BIOCHIMICI DI RIPARZIONE DEL DANNO
    CONSEGUENTE A ESERCIZIO FISICO
  • RIDURRE I TEMPO DI RECUPERO
  • RIATTIVARE PIÙ SISTEMI DELL’ORGANISMO CONTEMPORANEAMENTE

Questo approccio fisioterapico può fare la differenza per l’atleta sia nella gestione della stagione sia come valido supporto per la performance atletica.

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